L'Alto Commissario ONU per i Rifugiati chiede sostegno a livello globale per le persone in fuga in Uganda
L'Alto Commissario ONU per i Rifugiati chiede sostegno a livello globale per le persone in fuga in Uganda
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi (dietro al centro) parla con la rifugiata congolese e imprenditrice Mahoro Florence nella sua casa nell'insediamento per rifugiati di Rwamwanja, in Uganda © UNHCR/Yonna Tukundane
L'Uganda, che ospita il maggior numero di rifugiati in Africa, rimane un esempio di come l'inclusione dei rifugiati nei servizi pubblici migliori la loro vita e quella delle comunità che li ospitano. Sono sempre colpito dalla generosità del popolo ugandese e dalle politiche del governo in materia di rifugiati.
Le emergenze in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo spingono sempre più persone a cercare rifugio nel Paese. Nell'insediamento per rifugiati di Rwamwanja, i rifugiati congolesi arrivati di recente mi hanno raccontato dei loro viaggi strazianti, dopo essere fuggiti da brutali e inimmaginabili violenze e riuscendo a malapena a salvarsi. Ora che hanno trovato sicurezza, hanno urgente bisogno di aiuti umanitari e di una possibilità per guarire.
Per le famiglie di rifugiati che ho incontrato e che vivono a Rwamwanja da diversi anni, le politiche dell'Uganda hanno aperto strade per l'autosufficienza. Garantire ai rifugiati l'accesso ai terreni, alla scuola, all'assistenza sanitaria, alla formazione professionale e ai posti di lavoro, favorendo l'economia locale per tutti, compresi gli ugandesi. Questo modello consente ai rifugiati di contribuire in modo significativo alla società e dovrebbe essere di ispirazione per altri.
Ma non dobbiamo dare per scontato la generosità dell'Uganda e ciò che sta offrendo in termini di pubblica utilità. I servizi qui sono sovraccarichi. Le risorse naturali sono limitate e il sostegno finanziario non tiene il passo con le necessità.
L'Uganda accoglie oltre 1,7 milioni di persone in fuga principalmente dalla Repubblica Democratica del Congo, dal Sudan e dal Sud Sudan, e il numero è in crescita. I circa 10.000 nuovi arrivi nel Paese ogni mese mettono ulteriormente a dura prova le comunità locali, rendendo la convivenza pacifica una sfida.
Grazie ai partner per lo sviluppo come la Banca Mondiale, l'Uganda è riuscita a mantenere la sua leadership globale nelle politiche per i rifugiati, ma non possiamo perdere questo slancio. È urgente un maggiore sostegno internazionale per sostenere l'impegno dell'Uganda con i rifugiati.
I donatori, i partner umanitari, i principali attori in ambito sviluppo e il settore privato devono unirsi al governo per rispondere alle esigenze dei rifugiati e delle generose comunità che li ospitano, in linea con gli impegni presi al Forum Globale sui Rifugiati. L'Uganda non può farcela da sola: è necessaria una risposta collettiva perché questo modello inclusivo sia davvero sostenibile.
Per maggiori informazioni:
- A Nairobi (ufficio regionale), Faith Kasina, [email protected], +254 113 427 094
- A Ginevra, Olga Sarrado, [email protected], +41 79 740 2307
- A Roma, Filippo Ungaro, [email protected], +39 3356794746