In Sudafrica, Nelle ultime tre settimane, gli attacchi xenofobi hanno provocato la morte di sei persone e la fuga di oltre 5.000 cittadini stranieri, tra cui rifugiati e richiedenti asilo, nella provincia orientale di KwaZulu-Natal.Gli attacchi sono iniziati a fine marzo, apparentemente in seguito a una controversia di lavoro, che ha coinvolto lavoratori sudafricani e stranieri. Questi episodi vanno ad aggiungersi agli esodi di gennaio, provocati da incidenti simili avvenuti a Soweto, vicino a Johannesburg, nella provincia di Gauteng. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime forte preoccupazione ed accoglie con favore la risposta del governo, che sta tentando di contenere la situazione e fornire assistenza a coloro che hanno dovuto abbandonare le proprie case.
Un team dell’UNHCR è stato inviato a Durban per valutare la situazione e le modalità di supporto al governo e ai partner della società civile. I cittadini stranieri sfollati sono raggruppati in quattro rifugi provvisti di tende per sfollati allestiti dal locale Centro di gestione delle catastrofi. Il numero di persone bisognose di accoglienza sembra essere in aumento. Il primo gruppo è stato trasferito in un centro sportivo a Chatsworth, che attualmente ospita circa 1.400 persone, per lo più uomini soli, con poche famiglie. Gli uomini sono stati separati da donne e bambini. Quasi 300 persone hanno trovato accoglienza ad Isipingo mentre altre 450 si trovano a Greenwood Park. Ieri, 1.500 sfollati sono stati trasferiti in un altro sito a Phoenix, nuovo e più grande. Le condizioni dei rifugi comunitari sono sufficienti a soddisfare solo i bisogni di base e c’è ancora molto da fare per garantire servizi igienico-sanitari e strutture sanitarie adeguate. Inoltre, un certo numero di persone ha cercato rifugio in moschee, chiese ed altri edifici.
L’UNHCR è stato contattato dai rifugiati che temono di essere oggetto di altri attacchi. Le persone sono anche molto preoccupate di non essere in grado di guadagnarsi da vivere e di perdere i loro mezzi di sussistenza. L’Agenzia sottolinea che le persone colpite da questi attacchi xenofobi sono rifugiati e richiedenti asilo che sono stati costretti a lasciare il proprio paese a causa di guerre e persecuzioni. Si trovano in Sudafrica perché hanno bisogno di protezione.
Il governo del Sudafrica ha manifestato la propria contrarietà a questi attacchi, si è impegnato a fare tutto il possibile per proteggere i cittadini stranieri presenti nel paese e ha ribadito il suo impegno nei confronti di rifugiati e richiedenti asilo, in linea con il diritto e i protocolli internazionali.
Attualmente il Sudafrica ospita circa 65.000 rifugiati e 295.000 richiedenti asilo.
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