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Sradicati nella propria terra: la crisi degli sfollati interni

Con 45,9 milioni di persone sfollate all’interno del proprio paese, una nuova rappresentazione grafica dei dati rivela la portata del problema, le ultime tendenze e le prospettive di soluzioni durature.

Di Staff UNHCR  |  23 Mar 2021

Sfollati interni in un campo nella provincia di Ituri, Repubblica Democratica del Congo, nel 2019. © UNHCR/John Wessels

Con un numero record di 80 milioni di persone costrette a fuggire in tutto il mondo, l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sta mettendo in evidenza la situazione di coloro che sono fuggiti dalle loro case ma sono rimasti all’interno dei loro paesi. Conosciuti come sfollati interni (IDP), rappresentano più della metà di tutte le persone costrette alla fuga nel mondo.

A differenza dei rifugiati, gli sfollati interni non hanno attraversato un confine riconosciuto a livello internazionale per trovare sicurezza, e la loro protezione rimane responsabilità primaria delle autorità nazionali, anche se le azioni del loro stesso governo possono essere la causa della loro fuga.

‘Uprooted in their own land’ (Sradicati nella propria terra) è una nuova rappresentazione grafica dei dati che illustra la scala e le sfide poste dalle crisi degli sfollati interni, attualmente almeno 45,9 milioni di persone costrette a fuggire da conflitti e violenza in tutto il mondo.

Il grafico mostra il forte aumento del numero di sfollati interni nell’ultimo decennio, determinato da crisi prolungate come Siria, Yemen e Repubblica Democratica del Congo, così come da nuove emergenze in paesi come il Burkina Faso e il Mozambico.

“Queste sono alcune delle persone più vulnerabili del mondo”.

“Queste sono alcune delle persone più vulnerabili del mondo, che spesso si trovano a vivere vicino a zone di conflitto, lottando per accedere ai loro diritti di base, ai servizi essenziali e all’assistenza di cui hanno disperatamente bisogno”, ha detto Gillian Triggs, Assistente dell’Alto Commissario dell’UNHCR per la protezione.

“In tutto il mondo, l’UNHCR sta intensificando il suo lavoro con i governi e i partner per aiutare gli sfollati interni, proteggere i loro diritti, affrontare le cause della fuga e trovare soluzioni durature alla loro situazione”, ha aggiunto Triggs. “Questo compito è reso più difficile dai conflitti irrisolti e dalle nuove esplosioni di violenza, che continuano a spingere milioni di persone a lasciare le loro case ogni anno”.

La rappresentazione grafica dei dati rivela come le migrazioni forzate degli sfollati interni siano diventate un problema a lungo termine in molti luoghi. Più della metà di tutte le persone sfollate internamente a causa di conflitti e violenze si trova in soli cinque paesi, tutti colpiti da conflitti o insicurezza da almeno un decennio.

Inoltre, la rappresentazione grafica dei dati traccia la crescente urbanizzazione delle popolazioni sfollate e le sfide particolari che questa tendenza pone.

I dati evidenziano anche alcune delle principali sfide affrontate dagli sfollati interni nell’accesso ai loro diritti legali, dal diritto di voto e di proprietà all’ottenimento di documenti d’identità.

Vengono anche delineate le migliori opzioni per soluzioni durature alle migrazioni forzate all’interno del proprio paese, tra cui il ritorno volontario a casa quando le condizioni sono sicure, l’integrazione locale o il trasferimento in altre parti del paese.

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