UNHCR ED OHCHR CHIEDONO ALLE AUTORITÀ DELLA CAMBOGIA DI CONSENTIRE L’ACCESSO AI MONTAGNARDI VIETNAMITI IN FUGA
UNHCR ED OHCHR CHIEDONO ALLE AUTORITÀ DELLA CAMBOGIA DI CONSENTIRE L’ACCESSO AI MONTAGNARDI VIETNAMITI IN FUGA
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugati (UNHCR) e l’Alto Commissarato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) esprimono forte preoccupazione per la salute dei 13 Montagnardi vietnamiti nascosti da sette settimane nella giungla cambogiana senza assistenza e protezione.
Il gruppo si trova nella provincia di Ratanakiri, nel nord est della Cambogia, e la loro situazione è estremamente precaria. In base a quanto riportato, sono stati colpiti da varie malattie, tra cui febbre dengue e malaria, e non escono allo scoperto per paura di essere arrestati e deportati. Fonti locali riferiscono che sono fuggiti dalla persecuzione religiosa in corso nel loro paese e vorrebbero inoltrare richiesta d’asilo.
L’11 dicembre scorso, una task force composta dal Ministero dell’Interno della Cambogia, l’UNHCR e l’OHCHR è giunta a Ratanakiri per parlare alle autorità locali e ai Montagnardi. L’accordo raggiunto prevedeva che, qualora venisse confermata la volontà di chiedere asilo, il gruppo di Montagnardi sarebbe stato portato a Phnom Penh per inoltrare la domanda.
Le autorità locali a Ratanakiri, nonostante le istruzioni ricevute dal Vice Primo Ministro e Ministro degli Interni H.E. Sar Kheng, si sono rifiutate di cooperare con la Task Force, negandogli il permesso di incontrare i 13 Montagnardi e di condurli alla capitale. Questa mattina, autorità provinciali hanno impedito l’accesso di personale delle Nazioni Unite nei villaggi di etnia Jarai nella zona. Un altro gruppo di funzionari ONU è stato inoltre informato che la polizia provinciale stava proseguendo le ricerche del gruppo, con l’intento di riportarli in Viet Nam.
L’UNHCR e l’OHCHR chiedono alle autorità cambogiane di agire con urgenza ed assicurare che il gruppo di Montagnardi venga scortato a Phnom Penh e abbia accesso alle procedure d’asilo, in linea con la Convenzione sui Rifugiati del 1951 e il sottodecreto cambogiano sui rifugiati e i richiedenti asilo.
La Cambogia è firmataria della Convenzione sui Rifugiati del 1951 e ha iniziato la registrazione e l'analisi delle richieste di asilo alla fine del 2009.