Sono solo 95 i paesi che hanno comunicato all’UNHCR i dati che permettono di contare 4,4 milioni di persone apolidi nel mondo.

Una delle principali difficoltà incontrate dall’UNHCR nell’adempiere al suo mandato – con riferimento alla prevenzione e alla riduzione dell’apolidia e alla protezione delle persone apolidi– risiede nella mancanza di dati statistici affidabili che identifichino il numero delle persone apolidi o esposte al rischio di apolidia, le quali spesso versano in condizioni di vita legate a contesti di precarietà e marginalità.

Per ovviare a tali lacune, il Comitato Esecutivo dell’UNHCR ha incoraggiato gli Stati in possesso di statistiche riguardanti la popolazione apolide a condividere tali dati e contribuire, così, ad una maggiore comprensione del fenomeno.