AFGHANISTAN, UNHCR: L'Italia dona 2 milioni di euro per sostenere chi rientra e le comunità ospitanti vulnerabili
AFGHANISTAN, UNHCR: L'Italia dona 2 milioni di euro per sostenere chi rientra e le comunità ospitanti vulnerabili
Il Governo italiano, attraverso l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, ha versato un contributo di 2 milioni di euro all'UNHCR, l'Agenzia ONU per i rifugiati, a sostegno delle persone che ritornano e dei membri vulnerabili delle comunità ospitanti in Afghanistan.
L'Afghanistan continua a registrare rimpatri su larga scala, con oltre 2 milioni di persone rientrate finora nel 2025. Molti di coloro che rientrano devono fare i conti con un accesso limitato ai mezzi di sussistenza, all'alloggio e ai servizi essenziali in aree già sotto pressione. Questo contributo arriva in un momento critico, mentre i partner umanitari lavorano per rafforzare il sostegno alla reintegrazione e promuovere la stabilità nelle comunità che colpite dalla fuga di persone.
Il progetto, intitolato "Sostegno ai rimpatriati e alle comunità ospitanti vulnerabili nelle aree di rimpatrio dell'Afghanistan", assisterà più di 20.000 persone, tra cui oltre 11.000 donne e ragazze. L'iniziativa mira a favorire la coesione sociale, a rafforzare i mezzi di sussistenza e a promuovere la coesistenza pacifica tra i rimpatriati e le comunità ospitanti.
Grazie a questo contributo, l'UNHCR rafforzerà gli sforzi di reintegrazione in corso in tutto l'Afghanistan, fornendo sostegno pratico e opportunità di sostentamento a chi torna e alle persone vulnerabili. Il progetto contribuirà alla più ampia strategia dell'UNHCR per aiutare chi rientra a ricostruire le loro vite e promuovere la coesione sociale nelle aree colpite dai movimenti forzati. Il progetto si concentra su tre risultati chiave: garantire che chi rientra dal Pakistan e dall'Iran possa tornare a casa con dignità e soddisfare le loro esigenze di base; fornire servizi specializzati per i le persone vulnerabili che tornano a casa e le comunità ospitanti, in particolare donne e ragazze; rafforzare la partecipazione di donne e ragazze alla formazione di competenze e alle attività generatrici di reddito. Nell'ambito di questi risultati, il progetto fornirà corsi di alfabetizzazione e alfabetizzazione digitale, consulenza psicosociale, workshop di sensibilizzazione e formazione tecnica e professionale per migliorare le opportunità di lavoro.
Arafat Jamal, rappresentante dell'UNHCR, ha dichiarato: "Sostenere chi torna e le comunità ospitanti vulnerabili non è solo una priorità umanitaria, ma un investimento nel futuro dell'Afghanistan. Le donne e le ragazze, in particolare, potranno beneficiare di competenze e opportunità che promuovono l'inclusione e l'indipendenza economica".
Questi interventi saranno attuati nelle aree di rientro in tutto l'Afghanistan, dove migliaia di famiglie stanno cercando di ricominciare. Fornendo opportunità di sostentamento sostenibile e di inclusione comunitaria, il progetto aiuterà chi rientra e le persone vulnerabili a ricostruire il proprio futuro con dignità e speranza, promuovendo al contempo la coesione sociale e la stabilità a lungo termine.