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In queste pagine ti vogliamo raccontare la storia di alcune delle persone che abbiamo aiutato grazie al tuo sostegno. Sono storie di rifugiati che grazie a te hanno potuto ricostruire la loro vita.

La piccola Ashwaq e il ritorno a casa

La piccola Ashwaq e il ritorno a casa

Ashwaq aveva solo quattro anni quando l’ISIS occupò la sua città natale, Mosul, in Iraq. Durante i primi tre anni dell’occupazione, suo padre Saad l’ha tenuta sempre in casa per proteggerla. Tuttavia, quando nel 2016 sono scoppiati i combattimenti per la riconquista della città, la famiglia è stata costretta a fuggire poiché le ostilità si stavano avvicinando pericolosamente alla loro casa, situata nel centro storico di Mosul.

Il sogno di Ghaith, un passo alla volta

Il sogno di Ghaith, un passo alla volta

Ghaith, ragazzino di tredici anni (nella foto vestito di blu) vive per il calcio e per la sua squadra del cuore, il Real Madrid. Spesso chiedeva al padre Samer se un giorno avrebbero potuto visitare il Santiago Bernabeu, famoso stadio della squadra spagnola.

Said

Said

Said ha perso molto a causa del lungo conflitto che ha colpito lo Yemen: tra le cose più preziose, la sua casa e la sua attività. Ma niente potrà mai privarlo della sua mentalità imprenditoriale.

Aiutare i bambini vittime di abusi

Aiutare i bambini vittime di abusi

Mayerlín Vergara Pérez ha dedicato la propria vita alla difesa dei bambini vittime di abusi sessuali e della tratta di esseri umani, molti dei quali rifugiati. Nel 2020 ha vinto il Nansen Refugee Award, un premio umanitario assegnato ogni anno dall’UNHCR per celebrare l’eccezionale servizio reso in difesa delle persone forzatamente dislocate.

Un nuovo lavoro e un rinnovato senso di appartenenza: il sogno di Josué divenuto realtà

Un nuovo lavoro e un rinnovato senso di appartenenza: il sogno di Josué divenuto realtà

Sebbene la sua giornata lavorativa inizi all’alba, Josué* non ha bisogno di impostare la sveglia. Le strida e il richiamo corale della foresta alle prime luci dell’alba sono più che sufficienti per tirarlo giù dal letto. Per Josué, il nuovo lavoro come ranger nel Parco Nazionale El Mirador del Guatemala – uno dei luoghi più ricchi di biodiversità in tutto il pianeta – è a dir poco un sogno che diventa realtà.

Rahima e la stagione dei monsoni

Rahima e la stagione dei monsoni

La giovane madre mostra un sorriso mentre adagia il figlioletto di 17 mesi su una stuoia per farlo addormentare. Il suo fratellino di tre anni ride di gusto a qualche metro di distanza giocando appassionatamente con gli amici, mentre il padre porta tra le braccia del cibo per dar da mangiare a moglie e figli. Quello che appare come il perfetto ritratto di una famiglia felice è in realtà una dimensione del tutto nuova per Rahima e i suoi cari.