Garantire i diritti dei minori, dall’ingresso in Italia in poi

Il nostro obiettivo è tutelare concretamente i diritti di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, partendo dal rispetto di uno dei principi fondamentali della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e l’Adolescenza: il superiore interesse del minore. Per far questo è indispensabile rafforzare sempre più il sistema di protezione per i minori stranieri non accompagnati e separati (MSNA).

Alle frontiere operiamo affinchè vengano subito individuate le esigenze specifiche delle persone, in particolare delle più vulnerabili, tra cui i minori non accompagnati. In questo modo è possibile attivare gli interventi di protezione più adatti per ciascuno.

Inoltre, dal 2015 siamo impegnati in varie attività per migliorare la qualità del sistema di prima accoglienza, in collaborazione con il Ministero dell’Interno. Abbiamo lavorato al fine di promuovere e diffondere buone prassi orientate ad una valutazione sistematica del superiore interesse dei minori non accompagnati, attraverso lo sviluppo di una serie di strumenti operativi e la formazione continua degli operatori dei centri d’accoglienza in materia di protezione internazionale e superiore interesse del MSNA. Abbiamo anche sviluppato del materiale informativo per i ragazzi e le ragazze e lavoriamo per rafforzare le reti locali nei territori, facilitando i rapporti fra enti pubblici e servizi di accoglienza.

Insieme al nostro partner CIDAS lavoriamo per garantire il ricongiungimento familiare dei minori stranieri non accompagnati con i loro familiari residenti in altri paesi UE tramite il progetto EFRIS – European Family Reunification Innovative Strategies. Il progetto ha l’obiettivo di garantire e tutelare il diritto all’unità familiare, accompagnando i ragazzi e le ragazze all’interno delle procedure previste dal Regolamento Dublino III anche al fine di ridurre i movimenti secondari e la conseguente esposizione a ulteriori rischi.

I minori arrivati soli in Italia hanno bisogno di accoglienza e risposte dedicate, perché il loro viaggio comporta grandi pericoli. Se rimangono fuori del sistema di protezione loro dedicato, per l’età e la loro situazione, rischiano di divenire vittime di violenze, abusi, sfruttamento e maltrattamenti. Nel corso del 2018 e 2019, l’UNHCR ha lavorato in costante dialogo con le autorità e gli attori locali per assicurare l’effettiva protezione dei minori stranieri non accompagnati sui confini settentrionali.

Per garantire il benessere dei minori stranieri non accompagnati, dal 2017 operiamo per sostenere l’iniziativa dei tutori volontari insieme all’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Inoltre, assieme al Consiglio Italiano per i Rifugiati abbiamo sostenuto il Garante Regionale in Sicilia nella formazione dei tutori volontari ed abbiamo avviato diversi meccanismi di coordinamento e supporto tra pari.

Una delle nostre priorità è quella di garantire il diritto all’ascolto dei bambini e dei giovani. Per questo motivo, nelle diverse collaborazioni con le istituzioni e gli attori del sistema di protezione, la partecipazione diretta e all’ascolto dei minori è stata una pietra miliare del nostro intervento.

Tra il 2014 e il 2018, circa 60.000 giovani rifugiati e migranti sono giunti in Italia come minori non accompagnati. Divenuti maggiorenni, oggi necessitano di sostegno continuo affinché la transizione all’età adulta possa avvenire con successo, affrontando sfide chiave che includono il contrasto a discriminazioni, difficoltà nel trovare lavoro, strozzature amministrative, e carenza di informazioni in ambito legale. Insieme a UNICEF e OIM abbiamo commissionato la ricerca “A un bivio. La transizione all’età adulta dei minori stranieri non accompagnati in Italia”, realizzata da ISMU, per fornire un quadro delle tendenze e dei possibili percorsi di transizione alla vita adulta dei minori stranieri non accompagnati in Italia.

 

Percorsi specifici per la protezione dei minori

Le normative prevedono un ruolo specifico per l’UNHCR all’interno delle Commissioni Territoriali per il Riconoscimento della Protezione Internazionale. In questa veste operiamo perché nell’esame delle richieste di asilo da parte dei minori siano tenuti nella giusta considerazione una serie di elementi, come fattori importanti per la valutazione.
Quali?

  • La minore età
  • il livello di maturità e sviluppo
  • la capacità nell’articolare opinioni e punti di vista
  • le forme specifiche di persecuzione a cui i minori possono essere soggetti per la loro età e vulnerabilità.

Tutto questo all’interno del percorso per determinare la protezione internazionale, che prevede garanzie procedurali e misure di protezione specifiche per le persone minorenni.

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