UNHCR: gli attacchi mortali in Ucraina occidentale dimostrano che nessuna parte del Paese è sicura
UNHCR: gli attacchi mortali in Ucraina occidentale dimostrano che nessuna parte del Paese è sicura
Il devastante attacco aereo di mercoledì su Ternopil, in Ucraina occidentale, dimostra chiaramente che nessuna parte del Paese può essere considerata sicura.
Si tratta di uno degli attacchi più letali in Ucraina occidentale dall'inizio della guerra su vasta scala nel 2022. Oltre a Ternopil, sono state colpite anche Lviv e Ivano-Frankivsk. I morti sarebbero almeno 25, oltre i 100 feriti e le operazioni di soccorso ancora in corso. Gli attacchi hanno danneggiato anche impianti energetici, trasporti e infrastrutture civili.
Alcuni paesi hanno respinto le richieste di asilo o altre forme di protezione, nonché di assistenza, agli ucraini con la motivazione che alcune parti dell'Ucraina sono sicure o che gli individui potrebbero trovare sicurezza in altre parti del paese. Questi attacchi ci ricordano che nessuna zona dell'Ucraina è sicura. L'UNHCR, Agenzia ONU per i rifugiati, incoraggia tutti gli Stati che ospitano rifugiati dall'Ucraina a continuare a fornire protezione e assistenza a coloro che fuggono dalla guerra.
Quest'anno, l'intensificarsi degli attacchi da parte della Federazione Russa ha aggravato le sofferenze degli ucraini che si trovano ancora nel Paese. Per il quarto inverno consecutivo, gli ucraini devono affrontare l'insicurezza e la stanchezza accumulata dal vivere in una zona di guerra, poiché le infrastrutture energetiche del Paese sono continuamente attaccate, limitando il riscaldamento e l'energia elettrica essenziali. È fondamentale che i civili siano protetti dagli attacchi.
L'UNHCR e i suoi partner all'interno dell'Ucraina continueranno a sostenere la risposta del governo per aiutare i civili a superare il difficile inverno, fornendo assistenza in denaro per l'acquisto di legna da ardere e vestiti pesanti, riparando e isolando le case e i siti collettivi che ospitano gli sfollati, nonché fornendo generatori e centrali elettriche portatili alle comunità più colpite, nell'ambito della risposta invernale dell'UNHCR.
Vedi anche: Dichiarazione sugli attacchi del coordinatore umanitario.