Kuwait e UNHCR firmano un accordo storico per garantire aiuto ai rifugiati siriani
Kuwait e UNHCR firmano un accordo storico per garantire aiuto ai rifugiati siriani
La visita del Vice Alto Commissario delle Nazioni Unite Kelly T. Clements verte sugli aiuti ai rifugiati siriani nell’Iraq settentrionale prima della conferenza chiave che si terrà a Bruxelles.
Kuwait City/Ginevra, 2 aprile 2017: l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e il Fondo del Kuwait per lo Sviluppo Economico Arabo (Kuwait Fund for Arab Economic Development/KFAED) hanno firmato oggi un accordo del valore di 10 milioni di dollari statunitensi volto a migliorare le condizioni di vita dei rifugiati siriani nell’Iraq settentrionale.
Questo contributo del KFAED, il primo elargito all’UNHCR, avrà un impatto considerevole sulla disponibilità di acqua potabile, sui servizi medici e igienico-sanitari e sulle condizioni alloggiative in cinque campi che accolgono 97.000 rifugiati siriani a Dohuk ed Erbil, nell’Iraq settentrionale.
L’accordo è stato firmato nel corso di una cerimonia a cui hanno presenziato Kelly T. Clements, Vice Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e Abdulwahab A. Al-Bader, Direttore Generale del Fondo del Kuwait per lo Sviluppo Economico Arabo.
“Il generoso contributo del Fondo del Kuwait per lo Sviluppo Economico Arabo è estremamente gradito e tempestivo, considerato che il numero di rifugiati siriani nella regione ha ormai superato la soglia di 5 milioni”, ha dichiarato Clements.
“Molte famiglie siriane hanno trovato rifugio nell’Iraq settentrionale da diverso tempo e vivono in condizioni disperate. Hanno bisogno della nostra solidarietà e del nostro sostegno, ora più che mai”, ha aggiunto.
Il contributo del KFAED riflette gli sforzi umanitari pioneristici del Kuwait e costituisce un impegno concreto nel costruire un futuro migliore per i rifugiati, ha aggiunto il Vice Alto Commissario.
Attualmente l’Iraq accoglie oltre 230.000 rifugiati siriani, la maggior parte dei quali si trova nella parte settentrionale del Paese, nelle città di Erbil, Duhok e Sulaymaniyah. Oltre 90.000 rifugiati siriani, quasi il 40 per cento, vivono nei campi per rifugiati, inclusi Domiz 1, il più grande campo rifugiati dell’Iraq, Domiz 2, Basirma, Darashakran e Qushtapa, a cui saranno diretti i fondi raccolti.
La missione di due giorni in Kuwait del Vice Alto Commissario segue quella dell’Alto Commissario dello scorso anno e avviene proprio a ridosso della conferenza di Bruxelles: Conferenza per Sostenere il futuro della Siria e della Regione (Supporting the Future of Syria and the Region Conference), Bruxelles, 4-5 aprile 2017. Nella conferenza ministeriale si discuterà dell’implementazione degli impegni presi un anno fa per sostenere la Siria e si definiranno le strategie future da adottare per rispondere alla crisi siriana.
In passato, il Kuwait ha ospitato tre conferenze umanitarie internazionali e nove incontri dei maggiori finanziatori, a sostegno della risposta umanitaria internazionale alla crisi in Siria.
Il Kuwait ha inoltre contribuito alla conferenza del 2016 a sostegno della Siria e della Regione (Supporting Syria and the Region), in occasione della quale il Paese si è impegnato a elargire 300 milioni di dollari statunitensi per finanziare la Risposta Umanitaria in Siria (Syria Humanitarian Response) per i prossimi tre anni.
A fine 2016, lo Stato del Kuwait aveva garantito all’UNHCR un contributo di 360 milioni di dollari statunitensi da destinare alla crisi in Siria e all’Iraq. Nel 2015, il Kuwait è stato il Paese col più alto tasso di donatori pro-capite e il sesto maggior finanziatore dell’UNHCR su scala mondiale.