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Dichiarazione dell’UNHCR sui siriani bloccati tra l’Algeria e il Marocco

Dichiarazione dell’UNHCR sui siriani bloccati tra l’Algeria e il Marocco

30 Maggio 2017

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, chiede che venga urgentemente predisposto un canale sicuro di evacuazione per il gruppo di rifugiati siriani bloccati in drammatiche condizioni al confine tra Algeria e Marocco.

Nella giornata di oggi l’Agenzia Onu per i Rifugiati ha contattato le autorità di entrambi i Paesi affinché intervengano a sostegno del gruppo di rifugiati siriani, le cui condizioni stanno rapidamente peggiorando, permettendo l’accesso delle agenzie umanitarie a queste persone, il loro accesso a canali protetti quali il ricongiungimento familiare o le ammissioni umanitarie. Una pronta azione dei governi in questa direzione è estremamente necessaria.

Tra i 41 rifugiati in condizione di vulnerabilita’ ci sono bambini, neonati e donne, tra cui una in stato di gravidanza che ha urgente bisogno di un intervento cesareo: per questa donna e il suo bambino un’azione rapida dei governi e la possibilità di ammissione su loro territorio è una questione di vita o di morte.

Piu’ in generale l’intero gruppo di rifugiati si trova in grave pericolo essendo esposto ad ogni evento climatico e costantemente minacciato dalla presenza nell’area di scorpioni e serpenti. Chiediamo con urgenza al Marocco e all’Algeria di collaborare con noi per mettere fine a questa pericolosa e intollerabile situazione in cui si trovano bloccati i rifugiati siriani.

Queste 41 persone sono in questa condizione, bloccati in una zona remota al confine tra Marocco e Algeria dal 17 aprile 2017 dato che nessuno dei due Paesi li considera nel proprio territorio. L’UNHCR chiede che siano tutti portati in un’area sicura ed è pronto ad offrire l’assistenza necessaria per l’evacuazione.

La situazione richiede una grande urgenza e l’UNHCR invita entrambi i governi a dare una risposta rapida e costruttiva per riaffermare l’imperativo internazionale di assistenza umanitaria e far evacuare questo vulnerabile gruppo di persone.