Close sites icon close
Search form

Cerca il sito del paese

Profilo paese

Sito paese

Donne in fuga dalle mutilazioni genitali subiscono violenze in Libia

Storie

Donne in fuga dalle mutilazioni genitali subiscono violenze in Libia

Oltre 200 milioni di donne e ragazze nel mondo sono state vittime di mutilazioni genitali, mentre tre milioni sono ritenute a rischio ogni anno CATANIA, Italia – Aisha (Il nome è stato cambiato per ragioni di protezione) aveva sette anni quando nella sua Costa d’Avorio è stata sottoposta a quest’operazione. Sua sorella maggiore ne aveva…
29 November 2017

Oltre 200 milioni di donne e ragazze nel mondo sono state vittime di mutilazioni genitali, mentre tre milioni sono ritenute a rischio ogni anno

CATANIA, Italia – Aisha (Il nome è stato cambiato per ragioni di protezione) aveva sette anni quando nella sua Costa d’Avorio è stata sottoposta a quest’operazione. Sua sorella maggiore ne aveva solo quattro quando le hanno fatto la stessa cosa. Lo scorso anno Aisha è fuggita insieme alla sorella minore per salvarla dalla mutilazione.

Ma anziché trovare sicurezza, è caduta nella crudele realtà delle reti dei trafficanti. Ha vissuto l’incubo della prigionia per nove mesi, durante i quali ha subito ripetuti abusi e ha assistito all’uccisione di molte persone che erano imprigionate con lei.

L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, chiede che vengano adottate delle misure volte alla prevenzione dei rischi di violenze sessuali e di genere e alla creazione di canali legali per le persone che fuggono dalle persecuzioni.

Giovedì 17 ottobre l’UNHCR ha espresso la sua preoccupazione per le condizioni deplorevoli in cui vengono tenuti i rifugiati e i migranti in Libia.

Per oltre una settimana l’UNHCR ha lavorato contro il tempo per soddisfare le necessità di più di 14.500 migranti e rifugiati tenuti prigionieri in vari luoghi, tra i quali fattorie, case e magazzini nella città costiera di Sabratha, in Libia, e nei dintorni.

I rifugiati e i migranti sono stati portati in un hangar nell’area di Dahman che funge da punto di raccolta sin dall’inizio della crisi. Da lì, le autorità provvedono a trasferire i rifugiati e i migranti in centri di detenzione ufficiali all’interno dei quali le associazioni umanitarie forniscono assistenza salvavita.

Le autorità libiche stimano che 6.000 migranti e rifugiati siano ancora in balia dei trafficanti. Se confermato, questo dato porterebbe il numero totale di rifugiati e migranti a Sabratha a 20.500, inclusi quelli già ospitati nelle strutture ufficiali.

Lo staff dell’UNHCR si trova sul campo sin dall’inizio di questa crisi umanitaria, fornendo assistenza in tutte le località nelle quali i rifugiati e i migranti sono stati trasferiti, e ha avviato delle valutazioni per determinare bisogni e vulnerabilità.