TERREMOTO IN AFGHANISTAN: oltre 2200 vittime – primi aggiornamenti
TERREMOTO IN AFGHANISTAN: oltre 2200 vittime – primi aggiornamenti
dati aggiornati al 15 settembre 2025
Un violento terremoto di magnitudo 6.0 ha colpito l’Afghanistan orientale tra il 31 agosto e il 1° settembre, causando gravi danni nelle province di Badakhshan, Nangarhar, Kunar e Nuristan. L’epicentro è stato localizzato a circa 30 km da Jalalabad, con scosse avvertite anche in Pakistan, fino a Islamabad.
Si stimano oltre 2.205 vittime e più di 3.640 feriti, ma il bilancio è in continuo aggiornamento. Interi villaggi sono stati distrutti, almeno 6.700 case sono crollate. Gli ospedali sono stati gravemente danneggiati, e le strade principali sono ancora bloccate dalle macerie, rendendo difficili le operazioni di soccorso.
Nei giorni precedenti, le stesse aree erano già state colpite da inondazioni improvvise causate da forti piogge, aggravando ulteriormente la situazione delle famiglie.
Emergenza umanitaria: le conseguenze del terremoto in Afghanistan sui rifugiati e sfollati
Il terremoto si aggiunge a una crisi umanitaria già esistente. L’Afghanistan sta affrontando il rientro massiccio di rifugiati dai Paesi vicini: da gennaio, oltre 2,4 milioni di persone sono tornate, tra cui 1,94 milioni dall’Iran e 405.000 dal Pakistan. Le province di Nangarhar e Kunar, duramente colpite dal sisma, ospitano circa un quarto dei rimpatriati assistiti dall’UNHCR.
Dopo quasi quattro decenni di conflitto, il Paese è tra le emergenze più gravi al mondo: metà della popolazione ha bisogno di aiuti umanitari, il sistema sanitario è al collasso e la siccità ha compromesso i raccolti, aumentando fame e insicurezza alimentare.
Le famiglie rifugiate e sfollate, già vulnerabili, rischiano di essere ulteriormente colpite dagli effetti devastanti del terremoto.
La risposta dell’UNHCR: aiuti umanitari e supporto alle comunità colpite
L’UNHCR, presente in Afghanistan da oltre 35 anni, è attivo sul campo per fornire assistenza immediata. In collaborazione con partner locali e internazionali, abbiamo prontamente distribuito tende ad oltre mille famiglie, insieme a coperte e lampade solari.
Al momento, le necessità più urgenti delle famiglie colpite sono ripari sicuri, cibo e acqua potabile. In migliaia dormono ancora all'aperto o in strutture sovraffollate ed esposte alle intemperie.
Particolare attenzione è rivolta a donne, bambini, anziani e persone con disabilità: l’UNHCR sta lavorando per garantire che le persone più vulnerabili ricevano ricevano protezione e sostegno psicosociale, oltre alla protezione da sfruttamento e abusi.
Non abbiamo più una casa, né terra, nemmeno un posto dove piantare una tenda. Non abbiamo nemmeno abbastanza soldi per comprare una tenda e montarla da qualche parte.
Come aiutare le vittime del terremoto in Afghanistan
L’UNHCR continua a monitorare la situazione e a intensificare la risposta umanitaria. Il sostegno della comunità internazionale è fondamentale per garantire aiuti salvavita alle persone colpite.
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