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UCRAINA, UNHCR: Dopo tre anni di guerra, gli ucraini hanno bisogno di pace e aiuti

UCRAINA, UNHCR: Dopo tre anni di guerra, gli ucraini hanno bisogno di pace e aiuti

Questo è un riassunto di ciò che è stato riferito da Philippe Leclerc, direttore dell'Ufficio regionale per l'Europa dell'UNHCR - a cui il testo citato può essere attribuito - durante il briefing stampa di oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra.
18 Febbraio 2025
Valentyna Zavadska, 64 anni, davanti ai resti della sua casa vicino a Mykolaiv, distrutta dall'artiglieria nel marzo 2022. Ha ricevuto il sostegno dell'ONG locale partner dell'UNHCR per ristrutturare un edificio adiacente in cui vivere. © Sverige för UNHCR/Felicia Monteverde Holmgren

A distanza di tre anni, la guerra su larga scala contro l'Ucraina ha causato migliaia di vittime, distruzioni incalcolabili, lacerazioni familiari, traumi psicologici significativi e devastazioni all'economia e alle infrastrutture del Paese.

Solo negli ultimi sei mesi, più di 200.000 persone sono fuggite dalle loro case nell'Ucraina orientale a causa dell'aumento degli attacchi. La sofferenza continua, ed è più che mai necessario fornire assistenza immediata e salvavita ed opportunità di recupero alle persone più colpite.

L'UNHCR, l'Agenzia ONU per i Rifugiati, stima che 10,6 milioni di ucraini siano stati costretti alla fuga - quasi un quarto della popolazione prebellica. All'interno dell'Ucraina, 3,7 milioni sono stati sradicati, mentre 6,9 milioni di rifugiati continuano a ricevere protezione all'estero. Più di 2 milioni di case in tutta l'Ucraina - il 10% del patrimonio abitativo - sono state danneggiate o distrutte. I ripetuti attacchi alle infrastrutture energetiche continuano a far sprofondare la popolazione nel freddo e nell'oscurità, mandando in tilt i servizi locali. I nuovi sfollati sono sempre più vulnerabili - anziani e disabili - e spesso devono affrontare ulteriori difficoltà per accedere ai servizi di cui hanno più bisogno.

Molti dei più vulnerabili continuano a trovare sicurezza nei siti collettivi, ormai per il terzo anno. Anche l'impatto sulla salute mentale è stato profondo, tra la minaccia incessante di missili e droni, lunghi periodi di separazione familiare e traumi cumulativi. I bambini sono particolarmente vulnerabili, con 1,5 milioni di persone a rischio di conseguenze a lungo termine sulla salute mentale. In Ucraina, 12,7 milioni di persone - un terzo della popolazione attuale - hanno bisogno di assistenza umanitaria.

Si stima che fino a un terzo del territorio ucraino sia stato esposto alla contaminazione di mine e ordigni. L'impatto della guerra sull'economia è notevole: i poli agricoli e industriali dell'est sono stati devastati e si stima che sia andato perso il 30% dei posti di lavoro esistenti prima della guerra. Affrontare queste sfide - citate dai rifugiati come impedimenti al ritorno - deve essere una priorità collettiva.

Negli ultimi tre anni, l'UNHCR ha fornito assistenza salvavita a milioni di persone colpite. Lavorando fianco a fianco con il governo ucraino, le agenzie sorelle e i partner locali, l'UNHCR continua a rispondere ai nuovi attacchi e ai nuovi movimenti di persone in fuga, fornendo, tra l'altro, un posto caldo dove dormire nelle ore immediatamente successive, primo soccorso psicologico e denaro per i beni di prima necessità. Insieme ad altri operatori umanitari delle Nazioni Unite, l'UNHCR ha fornito aiuti a 800.000 persone che vivono in comunità difficili da raggiungere.

L'UNHCR rimane inoltre un partner impegnato negli sforzi di ripresa dell'Ucraina. Il sostegno - che va dalla riparazione degli alloggi all'assistenza legale - fornisce un ponte cruciale per aiutare le persone a riprendersi, a ricostruire e ad accedere agli eventuali servizi governativi.

I finanziamenti sono stati a lungo una sfida. Ora sono più incerti che mai. E le vittime saranno ancora una volta le famiglie sfollate e colpite dalla guerra, che rischiano di perdere aiuti salvavita quando ne hanno più bisogno. Il sostegno di una serie di donatori è fondamentale per garantire che l'UNHCR possa continuare a fornire aiuti di emergenza, riparo e sicurezza a chi ne ha bisogno.

Negli ultimi tre anni, i vicini dell'Ucraina hanno dimostrato compassione e impegno includendo i rifugiati nei loro sistemi nazionali. I rifugiati hanno lavorato duramente per ricostruire le loro vite nelle nuove comunità. Mentre il 60% degli ucraini all'estero ci dice di avere intenzione di tornare a casa un giorno, solo il 5% pensa di farlo presto, in attesa che migliori la sicurezza, le condizioni di alloggio e le opportunità economiche. Molti di loro provengono dalle aree occupate.

Il sostegno internazionale ai rifugiati e a chi li ospita è fondamentale per sostenere la speranza. L'UNHCR e i suoi partner continueranno a lavorare per garantire che aiuti umanitari efficaci e sostenibili raggiungano coloro che ne hanno più bisogno.

Non è il momento di abbandonare il popolo ucraino.

 

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Per ulteriori informazioni, contattare:

A Kiev, Elisabeth Arnsdorf Haslund, [email protected], +380 95 239 0072

A Roma, Filippo Ungaro, [email protected], +39 335 6794746