In un mese 3.300 persone arrivate in Zambia, in fuga dalle violenze nella Repubblica Democratica del Congo
In un mese 3.300 persone arrivate in Zambia, in fuga dalle violenze nella Repubblica Democratica del Congo
L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, esprime preoccupazione di fronte alle crescenti violenze in alcune zone della Repubblica Democratica del Congo (RDC), che ha portato oltre 3.360 rifugiati nello Zambia settentrionale a partire dal 30 agosto. È il più grande flusso di rifugiati congolesi verso lo Zambia negli ultimi cinque anni. L’UNHCR è preoccupato che l’insicurezza nella RDC possa provocare un ulteriore aumento dei flussi.
I rifugiati e i richiedenti asilo stanno fuggendo da scontri interetnici e da combattimenti tra le forze di sicurezza congolesi e gruppi di miliziani. Chi arriva in Zambia riferisce di brutalità estreme, con civili uccisi, donne violentate, razzie e case incendiate. Provengono principalmente dalle province di Haut-Katanga e Tanganica nella RDC.
Molti di loro, prima di attraversare il confine, sono stati sfollati all’interno della RDC. La mancanza di strade e le lunghe distanze dalle località di partenza da cui fuggono complicano le possibilità di monitorare la situazione e di fornire assistenza. Con l’avvicinarsi della stagione delle piogge, l’UNHCR avverte che i bisogni umanitari dei rifugiati potrebbero intensificarsi da entrambi i lati del confine.
All’incirca il 60 percento delle persone arrivate in Zambia, sono bambini. Molti di loro sono visibilmente malnutriti. Malattie come la malaria, problemi respiratori, dissenteria e infezioni cutanee sono comuni tra i rifugiati, che hanno urgente bisogno di protezione e cure d’emergenza salva-vita. Dopo la registrazione ad opera delle autorità zambesi, molti di loro sono trasferiti nel centro di transito Kenai nel distretto di Nchelenge, a circa 90 chilometri dal confine. Alcuni tra i nuovi arrivati restano vicini alla linea di confine, in attesa che anche gli altri componenti della famiglia arrivino nel Paese.
Il governo dello Zambia, l’UNHCR e la Croce Rossa Zambese sono impegnati nel distribuire pasti caldi e identificare i casi con bisogni specifici, così come fornire supporto psicologico alle vittime di violenza sessuale e di genere. Il team di risposta umanitaria sta distribuendo materiali di prima necessità, inclusi tende, teli di plastica, zanzariere, coperte, taniche, kit igienico sanitari e sapone. Sono stati costruiti rifugi e latrine temporanei e scavati pozzi per l’acqua potabile.
A causa del sovraffollamento, l’UNHCR ha iniziato a lavorare ad una seconda struttura di transito che possa accogliere il crescente numero di persone in arrivo. Una struttura più stabile verrà poi organizzata, che preveda anche infrastrutture sociali dove i nuovi arrivati potranno restare per più tempo e sviluppare una certa autosufficienza.
Dall’inizio del 2017, circa 5.761 congolesi hanno attraversato il confine con lo Zambia. In totale sono 27.338 i rifugiati e richiedenti asilo congolesi presenti nel Paese, su un totale di una popolazione rifugiata ospite in Zambia pari a 60.606 rifugiati.