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Pagella in tasca: canali di studio per minori rifugiati

Pagella in tasca: canali di studio per minori rifugiati

Adam ha 16 anni e il suo sogno è diventare un medico. È nato in un campo rifugiati in Darfur. A 11 anni è fuggito da solo dal Sudan verso la Libia e da allora ha perso i contatti con la sua famiglia. Da due anni vive in un campo per rifugiati in Niger, tra i Paesi più poveri al mondo, dove non ha alcuna opportunità. Grazie all’impegno dimostrato nelle attività educative disponibili al campo, Adam è stato selezionato per partecipare al progetto “PAGELLA IN TASCA – Canali di studio per minori rifugiati”, e si prepara a partire nel mese di settembre per l’Italia, dove sarà accolto da una famiglia affidataria e inizierà ad andare a scuola.

© Makkox

Il progetto Pagella in tasca, promosso da INTERSOS e UNHCR, Agenzia ONU per i rifugiati, prevede l’ingresso in Italia con un visto per motivi di studio di 35 minori non accompagnati attualmente rifugiati in Niger. Attraverso questo canale di ingresso regolare e sicuro in Italia, i minori potranno continuare a studiare, senza dover rischiare la vita affidandosi ai trafficanti per attraversare il Mar Mediterraneo.

Pagella in tasca” è un progetto pilota finalizzato a sperimentare un canale di ingresso regolare e sicuro fortemente innovativo rispetto ai canali ad oggi esistenti in Italia (corridoi umanitari, resettlement ecc.), in quanto:

  • specificatamente dedicato alla protezione dei minori non accompagnati;
  • finalizzato alla promozione del diritto allo studio in quanto diritto primario riconosciuto a tutti i minori dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e fondato sul rilascio di un visto di ingresso per studio, previsto dalla legge italiana per minorenni tra i 15 e i 17 anni, ma ad oggi mai utilizzato per promuovere l’ingresso di minori rifugiati;
  • con una forte componente di “community sponsorship”, attraverso il coinvolgimento delle famiglie affidatarie e dei tutori volontari, oltre che delle organizzazioni del privato sociale, nell’accoglienza e nella promozione dei percorsi di inclusione sociale dei minori e quindi con una forte partecipazione della società civile accanto alla presa in carico istituzionale.

Insieme all’organizzazione umanitaria INTERSOS e a UNHCR, sono partner del progetto il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Interno e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Comune di Torino, la rete CPIA Piemonte, l’Arcidiocesi di Torino e alcune organizzazioni torinesi.

Il progetto è stato realizzato con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana (nell’ambito della Campagna “Liberi di partire, liberi di restare” – Fondi 8 per mille Chiesa Cattolica), della Fondazione Migrantes, di Acri (nell’ambito del Progetto “Migranti”) e della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Ringraziamo il vignettista Makkox per averci gentilmente concesso di utilizzare la vignetta simbolo del drammatico episodio del 18 aprile 2015, quando tra le mille vittime di un naufragio, fu trovato un ragazzo di 14 anni con una pagella cucita all’interno della giacca.