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Migliaia di rifugiati eritrei intrappolati nel conflitto in Tigray

27 Lug 2021

Rifugiati eritrei aspettano una distribuzione di aiuti umanitari nel campo di Mai Aini, nella regione del Tigray in Etiopia. © UNHCR/Petterik Wiggers

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, è estremamente preoccupata per la sorte di migliaia di rifugiati eritrei attualmente intrappolati in due campi di rifugiati nella regione etiope del Tigray, mentre i combattimenti tra gruppi armati si intensificano all’interno e nei dintorni.

Si stima che circa 24.000 rifugiati eritrei nei campi di Mai Aini e Adi Harush nella zona di Mai Tsebri nel Tigray stiano subendo intimidazioni e violenze e vivano in uno stato di terrore costante, senza poter accedere ad alcuna assistenza umanitaria.

Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto segnalazioni inquietanti e credibili dal campo di Mai Aini secondo le quali almeno un rifugiato è stato ucciso da gruppi armati che operano all’interno del campo. Quest’ultimo decesso si aggiunge all’uccisione di un altro rifugiato il 14 luglio.

L’UNHCR fa appello a tutte le parti in conflitto a rispettare i loro obblighi di diritto internazionale, compreso il rispetto del carattere civile dei campi di rifugiati, e il diritto dei rifugiati e di tutti i civili ad essere protetti dalle ostilità.

Il nostro staff ha perso ogni accesso ai campi di rifugiati nelle ultime due settimane. I rifugiati intrappolati hanno urgente bisogno di assistenza salvavita. L’acqua potabile sta finendo, non sono disponibili servizi sanitari e la fame è una minaccia reale. L’ultima distribuzione di cibo ad entrambi i campi risale a fine giugno, quando sono state fornite razioni per un mese.

Gli scontri armati recenti hanno anche costretto alla fuga migliaia di persone nella regione di Afar che confina a est con il Tigray e dove sono ospitati altri 55.000 rifugiati eritrei. Ci sono segnalazioni di scontri armati vicino alle località in cui vivono.

Nel frattempo, la principale strada di rifornimento umanitario tra Semera nell’Afar e Mekelle nel Tigray è completamente bloccata dal 18 luglio. Le forniture dell’UNHCR, come quelle di altre agenzie, sono bloccate a Semera.

L’UNHCR sollecita tutte le parti in conflitto a garantire immediato accesso umanitario e sicurezza agli operatori umanitari che tentano di fornire assistenza salvavita.

Contatti media:

  • A Addis Abeba, Neven Crvenkovic, [email protected], +251 948 053 450
  • A Nairobi, Dana Hughes, [email protected], +254 733 450536
  • A Ginevra, Babar Baloch, [email protected], +41 79 513 9549

 

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