UNHCR logo
  • Dona ora
UNHCR logo
  • Ricerca
  • Italia
  • Menu

Seleziona una lingua per il nostro sito globale:

English Français Español عربي
Seleziona un paese:
  • Dona ora
  • Refworld
  • Mediterranean situation
  • Lavora con noi
  • Business

Condividi

  • Chi siamo
    • Storia
    • Governance
    • Alto Commissario
    • Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino
    • Personaggi celebri al nostro fianco
    • Contatti
  • Cosa facciamo
    • Protezione
    • Riduzione dell’apolidia
    • Soluzioni durevoli
    • Emergenze
    • Istruzione
    • Partenariati
    • La nostra voce per i rifugiati
    • Global Compact sui Rifugiati
    • Ambiente, catastrofi naturali e cambiamenti climatici
    • Consultazioni con rifugiati, richiedenti asilo e apolidi
    • La nostra lotta contro molestie, sfruttamento e abusi sessuali
  • Chi aiutiamo
    • Apolidi
    • Richiedenti Asilo
    • Rifugiati
    • Rimpatriati
    • Sfollati interni
  • Notizie & storie
    • Storie
    • Notizie
    • Comunicati stampa
    • Contatti Media
  • Risorse
    • Carta di Roma
    • Insegnare il tema dei rifugiati
    • I dati in uno sguardo
    • Documenti e pubblicazioni
    • Statistiche
    • Richiedi il patrocinio
  • Sostienici
Cerca su UNHCR
Chiudi la ricerca
 
  • Home

Riprendono le evacuazioni salvavita dalla Libia al Ruanda dopo quasi un anno

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ieri sera ha evacuato un gruppo di 79 richiedenti asilo vulnerabili dalla Libia al Ruanda, dove saranno al sicuro.

20 Nov 2020

Il gruppo di 79 richiedenti asilo arriva in autobus all'aeroporto internazionale di Tripoli. Tra questi, la famiglia somala di Fawaz, 21 anni, Adnan, 4 mesi, e Farah, 24 anni. © UNHCR/Caroline Gluck

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ieri sera ha evacuato un gruppo di 79 richiedenti asilo vulnerabili dalla Libia al Ruanda, dove saranno al sicuro. Questi voli salvavita dalla Libia al Ruanda erano sospesi da quasi un anno a causa della chiusura delle frontiere e delle restrizioni ai movimenti imposte dalla diffusione del COVID-19 su scala mondiale.

Il gruppo evacuato ieri sera fa seguito agli altri 306 rifugiati messi in salvo finora grazie al Meccanismo di transito di emergenza (ETM), concordato e istituito a metà del 2019 da Governo del Ruanda, UNHCR e Unione Africana.

Il volo charter UNHCR decollato ieri pomeriggio dalla capitale libica, Tripoli, è atterrato in tutta sicurezza all’aeroporto internazionale di Kigali alle 22, ora locale. Il gruppo includeva uomini, donne, e minori provenienti da Eritrea, Sudan e Somalia. La maggior parte di loro viveva a Tripoli, ma, in precedenza, molti erano stati tenuti in stato di detenzione, alcuni di loro per diversi anni.

Questi voli di evacuazione rappresentano una vitale ancora di salvezza per i rifugiati e i richiedenti asilo intrappolati in Libia. Il meccanismo ETM offre speranza e assicura un canale sicuro e strutturato verso soluzioni a lungo termine. Tuttavia, il numero di posti disponibili tramite l’ETM e altri voli di evacuazione umanitaria continua a essere insufficienti. L’UNHCR si batte affinché un numero maggiore di Paesi prenda parte mettendo a disposizione più posti per i rifugiati più vulnerabili.

In assenza di canali regolari, le persone disperate continuano a intraprendere pericolosi viaggi via mare che portano tragicamente alla perdita di vite umane. Dal 10 novembre, si stima che 114 rifugiati o migranti sarebbero annegati o andati dispersi nel corso di quattro naufragi verificatisi al largo della costa libica.

I richiedenti asilo evacuati dalla Libia sono stati portati nella struttura di transito di Gashora, dove l’UNHCR sta assicurando loro assistenza, tra cui alloggio, cibo, acqua, cure mediche, sostegno psicosociale e corsi di lingua. Resteranno nella struttura di transito, nell’attesa che si trovino soluzioni in loro favore, quali reinsediamento, ritorno volontario ai precedenti Paesi di asilo o ai Paesi di origine, quando vi siano le condizioni affinché ciò avvenga in sicurezza, oppure integrazione nelle comunità locali ruandesi.

Con quest’ultima evacuazione, il numero di rifugiati e richiedenti asilo vulnerabili portati al sicuro fuori dalla Libia quest’anno sale a 581, di cui 221 mediante il reinsediamento. Attualmente, più di 45.200 rifugiati e richiedenti asilo risultano registrati con l’UNHCR in Libia, compresi quasi 670 trattenuti in centri di detenzioni gestiti dal governo.

L’UNHCR rinnova l’appello a rilasciare in modo ordinato tutti i rifugiati e richiedenti asilo trattenuti in stato di detenzione arbitraria.

FINE

Per maggiori informazioni:

  • A Kigali: Elise Villechalane, [email protected], +250 788 315 198
  • A Tunisi: Caroline Gluck, [email protected], +216 299 25506
  • A Tunisi: Tarik Argaz, [email protected], +216 29 9612 95
  • Ad Amman (regionale), Andreas Kirchhof, [email protected], +962 791 825 473
  • A Ginevra: Andrej Mahecic, [email protected], +41796429709

Condividi su Facebook Condividi su Twitter

 

Vedi anche

‘Il cambiamento climatico è la crisi che caratterizza il nostro tempo e colpisce in particolare le persone costrette alla fuga’

Con l’intensificarsi della violenza cresce il numero dei rifugiati centrafricani

Q&A: ‘Includere i rifugiati nei programmi di vaccinazione rappresenta un fattore chiave per porre fine alla pandemia’

  • Chi siamo
  • Cosa facciamo
  • Comunicati stampa
  • Sostienici

© UNHCR 2001-2021

  • Lavora con noi
  • Business
  • Condizioni d’uso
  • Privacy policy
  • Fai una donazione
  • FAQ
  • Seguici