Con duro lavoro, determinazione e l’aiuto dell’UNHCR, una famiglia di rifugiati colombiani ha aperto una pasticceria di successo nella capitale della Costa Rica
Miriam Velásquez e suo marito Ricardo Ángel sono fuggiti dalle violenze della Colombia e hanno trovato sicurezza in Costa Rica mantenendo intatto il loro spirito imprenditoriale.
Con duro lavoro, determinazione e un aiuto da parte delle autorità costaricane e dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, hanno aperto una pasticceria di successo.
“Siamo arrivati con la voglia, e abbiamo ancora la determinazione, di lottare, fare qualcosa, lavorare e continuare ad andare avnti,” dice Miriam.
Vendendo versioni senza glutine di specialità tipiche colombiane – come gli almojábanas, una sorta di pani al formaggio – si sono creati una nicchia nella capitale San José.
La Costa Rica ha sviluppato degli eccezionali sistemi di protezione che permettono ai rifugiati di prosperare. La procedura d’asilo prevede due appelli e i rifugiati hanno il diritto di lavorare e frequentare le scuole nel periodo di tempo in cui le loro richieste vengono esaminate.
Attraverso un programma sviluppato dall’Agenzia Costaricana per le Migrazioni in collaborazione con l’UNHCR, rifugiati e richiedenti asilo possono usufruire anche di corsi di formazione per l’impiego, accesso alle fiere del lavoro e supporto all’avvio di un’attività in proprio.
I capitali iniziali forniti dall’UNHCR hanno aiutato Ricardo a investire nella formazione e nell’attrezzatura, e ora la coppia sta lavorando affinché il credito finanziario venga esteso anche ad altri imprenditori rifugiati.
“Forse quello che abbiamo fatto servirà come esempio per le molte persone che continuano ad arrivare,” afferma Miriam.
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