La carenza di fondi mette milioni di vite umane a rischio in Yemen
Dopo più di cinque anni di conflitto in Yemen, e dopo aver sofferto la morte del marito e la distruzione della sua casa, la ventinovenne Ahlam aveva pensato fino a poco tempo fa che le cose non potessero peggiorare.
Costretta a fuggire dalla sua città natale, Taizz, nel 2015, a causa dei combattimenti che continuano ancora oggi, Ahlam vive ora in un alloggio in affitto con la madre e le sorelle nel governatorato di Ibb, a nord, e dipende dagli aiuti umanitari che riceve dall’UNHCR, dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati e da altri.
Poi è arrivato il COVID-19, che rappresenta una minaccia particolarmente grave per le persone costrette a fuggire come Ahlam, data la mancanza di risorse per sostenersi e difendersi dal contagio. Con solo la metà delle strutture sanitarie del Paese attualmente operative, molti di coloro che necessitano di cure mediche non potrebbero accedervi.
“Abbiamo paura”.
“A causa di questa malattia abbiamo paura, e ce ne stiamo seduti a casa”, ha spiegato Ahlam. “La settimana scorsa abbiamo assistito a tre funerali di persone che sono morte all’improvviso”.
A peggiorare le cose, l’assistenza a cui Ahlam e milioni di altri yemeniti e rifugiati si affidano per la loro sopravvivenza è minacciata da una carenza critica di fondi, che ha già costretto l’UNHCR a ridimensionare il suo programma di assistenza in denaro salvavita a partire da questo mese.
Lo Yemen rimane la peggiore crisi umanitaria del mondo, con circa 24 milioni di persone che necessitano di aiuti e più di 3,6 milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case. La maggior parte degli sfollati vive in condizioni insalubri e sovraffollate, rendendo impossibile sia il distanziamento sociale che lavarsi regolarmente delle mani.
Nonostante le enormi necessità della popolazione, dei 211,9 milioni di dollari che l’UNHCR richiede per le sue operazioni nel 2020, finora ha ricevuto solo 63 milioni di dollari, pari al 30% del totale.
Senza un aumento urgente dei finanziamenti di almeno 89,4 milioni di dollari, l’UNHCR non avrebbe altra scelta se non quella di ritirare un ulteriore sostegno critico a centinaia di migliaia di sfollati yemeniti e rifugiati vulnerabili, compresi materassi, coperte e rifugi d’emergenza, il che significa che le persone sarebbero costrette a dormire all’aperto.
“Abbandonare lo Yemen ora non è un’opzione”.
In vista della conferenza dei donatori per lo Yemen, ospitata dall’ONU e dal Regno dell’Arabia Saudita il 2 giugno scorso, i capi di 17 agenzie dell’ONU e delle ONG hanno avvertito la settimana scorsa che per molti yemeniti “sta scadendo il tempo” e hanno invitato la comunità internazionale a donare generosamente e tempestivamente alle operazioni umanitarie.
“L’UNHCR e i suoi partner sono pronti a restare e continuare a fornire aiuti in Yemen, ma perché questo avvenga abbiamo bisogno di ulteriori fondi ora”, ha detto il rappresentante dell’UNHCR in Yemen Jean-Nicolas Beuze.
“Attraverso il nostro programma di assistenza economica in contanti, possiamo fare la differenza nella vita di milioni di yemeniti nel momento in cui hanno più bisogno di noi. Nessuno è al sicuro dal COVID-19 finchè non lo siamo tutti, e abbandonare lo Yemen ora non è un’opzione”, ha aggiunto.
Le conseguenze di una riduzione degli aiuti per Ahlam e la sua famiglia sarebbero disastrose, compresa la minaccia reale di perdere il tetto sopra le loro teste, che sono riusciti ad assicurarsi solo grazie all’assistenza in contanti da parte dell’UNHCR.
“Questi soldi ci hanno salvato dallo sfratto”, ha spiegato Ahlam. “Il padrone di casa voleva farci andare via, ma abbiamo pagato due mesi di affitto e il resto dei soldi li abbiamo usati per comprare il cibo, perché non avevamo niente in casa”.
È una storia comune a molte famiglie yemenite sfollate nel governatorato di Ibb e in tutto il paese devastato dalla guerra. Omar è fuggito dalla sua casa nel governatorato della costa occidentale di Al Hudaydah con la moglie e i tre figli dopo che la loro casa è stata danneggiata durante il conflitto che ha ferito anche alcuni suoi vicini.
“Dipendiamo dall’assistenza umanitaria”.
Dopo essersi stabiliti nel governatorato di Ibb, Omar e la sua famiglia dipendono ora interamente dall’assistenza che ricevono per andare avanti, mentre il lavoro è quasi impossibile da trovare in un’economia vicina al collasso.
“Dipendiamo dall’assistenza umanitaria. perché non ci sono posti di lavoro”, ha detto Omar. “Senza i soldi che riceviamo, come possiamo vivere? Abbiamo lasciato le nostre case e le nostre famiglie, qui non abbiamo nessuno”.
Se l’UNHCR e altri sono costretti a ritirare il loro sostegno, Omar ha detto che sarà costretto a rischiare la sua salute durante l’attuale pandemia per cercare di sfamare la sua famiglia o affrontare la prospettiva della fame.
“La nostra situazione sarebbe molto grave. Dovrei uscire per cercare un lavoro qualsiasi, anche se ci sono rischi di malattie. Non lascerò che soffrano la fame”.
Pagina 24 di 51
-
Un rifugio per persone sopravvissute alla violenza di genere offre sicurezza a donne e bambini rifugiati dall’Ucraina
2 Ago 2022Quando la guerra ha travolto l’Ucraina, Casa Marioarei – un’organizzazione che da 20 anni opera nella capitale della Moldavia – ha aperto le sue porte per accogliere donne e bambini vulnerabili costretti a fuggire dalle loro case.
-
La carenza di fondi costringe l’UNHCR a tagliare programmi vitali in RD Congo
2 Ago 2022A causa dei finanziamenti insufficienti, l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, non è in grado di rispondere adeguatamente ai crescenti bisogni umanitari dei rifugiati e degli sfollati interni nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). La RDC è tra le operazioni dell’UNHCR più sottofinanziate al mondo. Al 30 giugno 2022, è […]
-
Il campo di Za’atari in Giordania compie 10 anni: necessarie soluzioni durature per i rifugiati siriani
29 Lug 2022Questa settimana l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha celebrato il 10° anniversario del campo di Za’atari in Giordania, che ospita temporaneamente 80.000 rifugiati siriani. Sebbene il campo abbia salvato migliaia di vite e creato opportunità economiche sia per i giordani che per i siriani, l’Agenzia ha sottolineato la necessità […]
-
UNHCR gravemente preoccupata per le vittime tra gli sfollati nella Repubblica Democratica del Congo orientale
22 Lug 2022L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, è profondamente rattristata e gravemente preoccupata per l’aumento delle vittime e delle sofferenze dei civili, comprese le persone costrette a fuggire, a causa dei brutali attacchi nelle province orientali della Repubblica Democratica del Congo (RDC). Questa situazione insopportabile continua ad aggravarsi e non può […]
-
Ripartito il programma UNHCR di rimpatrio dall’Angola alla RD Congo dopo il blocco imposto nel 2020
19 Lug 2022L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, oggi ha ripreso il programma di rimpatrio volontario di rifugiati congolesi dall’Angola dopo che nel 2020 le partenze erano state bloccate a causa della pandemia di COVID-19. Il primo convoglio di 88 rifugiati congolesi è partito questa mattina dall’insediamento di Lôvua, nell’Angola settentrionale, diretto […]
-
Ucraina, Mykolaiv: la guerra costringe una vedova ucraina ad abbandonare la sua casa di sempre
14 Lug 2022Svetlana, 83 anni, aveva costruito insieme al marito la propria casa che a causa del conflitto si era trasformata in un rifugio antiaereo. Ora ha dovuto lasciare per sempre il suo amato giardino e cercare sicurezza come rifugiata.
-
I rifugiati dall’Ucraina sperano di tornare a casa, secondo un sondaggio dell’UNHCR
13 Lug 2022La maggior parte dei rifugiati dall’Ucraina spera di fare ritorno a casa al più presto, ma circa i due terzi prevedono di restare negli attuali paesi di accoglienza fino a quando le ostilità cesseranno e la situazione sul piano della sicurezza migliorerà, secondo i risultati di un nuovo sondaggio pubblicati […]
-
La risposta internazionale al COVID-19 non è riuscita a garantire i diritti dei rifugiati
8 Lug 2022Secondo un dettagliato rapporto internazionale pubblicato oggi, la risposta collettiva globale alla pandemia da COVID-19 non è riuscita a proteggere i diritti dei rifugiati malgrado gli sforzi straordinari degli attori locali e della comunità internazionale. Questa valutazione internazionale, la prima del suo genere, è stata condotta dall’UNHCR, l’Agenzia ONU per […]
-
OIM, UNHCR e UNICEF esortano gli Stati europei a porre fine alla detenzione dei minori
6 Lug 2022Le nuove raccomandazioni pubblicate dalle tre agenzie offrono soluzioni e alternative alla pratica continua di detenere i minori richiedenti asilo, rifugiati e migranti in tutta Europa.
-
Corno d’Africa: UNHCR lancia appello per aiuti salvavita per milioni di persone colpite dalla siccità catastrofica
28 Giu 2022L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, chiede un sostegno urgente per aiutare le persone costrette alla fuga e le comunità locali ospitanti colpite dalla catastrofica siccità nel Corno d’Africa. La siccità, un drammatico monito dell’impatto devastante della crisi climatica globale, è la peggiore nella regione da quattro decenni a questa […]