In una conferenza stampa tenutasi oggi ad Atene, al termine della loro missione in Grecia, il Direttore dell’UNHCR per l’Europa Vincent Cochetel e il Direttore per l’Emergenza, Sicurezza e Rifornimento Terry Morel hanno esortato il governo greco ad adottare misure più forti per affrontare la crisi dei rifugiati in corso nel Paese. Solo quest’anno sono arrivate più di 107.000 persone, principalmente rifugiati in fuga da conflitti e violenze. Il sistema di accoglienza, i servizi e le procedure di registrazione non sono adeguati alle reali necessità. I due direttori dell’UNHCR hanno anche chiesto a istituzioni, agenzie e Stati membri dell’Unione Europea di fornire urgentemente un robusto sostegno alla Grecia.
Durante la loro visita di cinque giorni in Grecia, la delegazione ha visitato Lesvos, Kos e Chios, dove si sono incontrati con i funzionari locali, ONG, volontari e rifugiati. La delegazione ha visitato i centri di accoglienza e i le aree in cui vengono alloggiati i nuovi arrivati. Hanno poi incontrato funzionari del governo di Atene, visitato un centro di detenzione e il parco Pedion tou Areos, dove si sono stabiliti circa 500 afghani, tra cui molte famiglie.
Vincent Cochetel ha sottolineato: “Questa emergenza umanitaria è in corso in Europa, ed è l’Europa stessa a dover rispondere. È necessario che il governo greco, le autorità locali e l’Unione Europea agiscano immediatamente e coraggiosamente, tale livello di sofferenza può e deve essere evitato. Abbiamo parlato con una coppia di Damasco che era a malapena sopravvissuta al viaggio in barca. Abbiamo visto un bambino afghano nato cinque giorni prima e incontrato persone che avevano viaggiato con stampelle e sedie a rotelle. I loro bisogni urgenti devono essere soddisfatti in maniera umana, costante e dignitosa”.
“Siamo consapevoli della crisi economica che ha colpito la Grecia, ma il governo greco ha degli obblighi verso queste persone, che hanno già sofferto tanto e che hanno bisogno di protezione internazionale. L’UE deve supportare la Grecia, finanziariamente e tecnicamente, proponendo ulteriori misure di solidarietà rispetto a quelle già concordate nell’ambito dell’Agenda Europea sulle migrazioni”, ha affermato Cochetel. “Incrementare le opportunità di ricongiungimento familiare con procedura accelerata è un esempio di cosa può essere fatto”.
Numerose emergenze umanitarie, tra cui la crisi in Siria, sono seriamente sottofinanziate, tuttavia l’UNHCR continua a contribuire agli sforzi per affrontare l’urgente situazione. Tali sforzi comprendono servizi di interpretariato, consulenza legale, trasporti e assistenza di emergenza, come fornitura d’acqua, sacchi a pelo e kit igienici.
La delegazione ha espresso ammirazione per il prezioso aiuto e il supporto fornito dalle comunità e dai volontari locali. Senza i loro sforzi la situazione sarebbe ancora peggiore.
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