La nostra risposta umanitaria.

La Siria entra nel decimo anno di un’emergenza che ha costretto più di 6 milioni di persone a fuggire oltre confine e causato altrettanti sfollati interni.

Il calo degli aiuti finanziari unito alla recessione economica provocata dalla pandemia di COVID-19 ha spinto i rifugiati siriani a livelli di disperazione senza precedenti. Quasi il 90% delle persone in Siria vive al di sotto della soglia di povertà. E nel 2020 solo il 53% dei bisogni è stato soddisfatto. La pandemia da COVID-19 ha imposto una ripianificazione e un rafforzamento delle attività di assistenza umanitaria ed in questo scenario abbiamo risposto tempestivamente e con flessibilità.

  • Oltre 250.000 famiglie hanno ricevuto beni di prima necessità e aiuti stagionali soprattutto nei freddi mesi invernali
  • 14.000 persone hanno ricevuto supporto psicosociale attraverso i nostri centri comunitari per affrontare i traumi subiti
  • Oltre 50.000 bambini hanno ricevuto sostegno scolastico non formale presso i centri comunitari con corsi e attività di recupero
  • 32 scuole danneggiate sono state riabilitate con nuove strutture e servizi.

Ancora oggi, 13 milioni di siriani sopravvivono grazie agli aiuti umanitari.