Vincitrici regionali del Premio Nansen 2020
Un’insegnante di scuola e rifugiata che offre un nuovo inizio alle donne sopravvissute a violenza sessuale e di genere, una scienziata e madre di quattro figli che rende la lettura e l’apprendimento accessibili ai bambini rifugiati, un’attivista che lotta per proteggere i diritti degli sfollati con disabilità e un’allenatrice di calcio che usa il suo amore per lo sport per far andare a scuola i bambini rifugiati.
Queste quattro eroine di tutti i giorni sono state selezionate come vincitrici regionali del Premio Nansen per i Rifugiati di quest’anno per i loro sforzi umanitari e il loro impegno per migliorare la vita delle persone costrette a fuggire.
Le vincitrici regionali di quest’anno per l’Africa, l’Asia, l’Europa e il Medio Oriente e Nord Africa sono:
Africa: Sabuni Francoise Chikunda, attivista congolese per i diritti umani e fondatrice del Kabazana Women’s Center, centro che aiuta le donne sopravvissute alla violenza sessuale e di genere.
Asia: Rozma Ghafouri, allenatrice di calcio e rifugiata afgana in Iran, è la co-fondatrice del progetto Youth Initiative Fund, che aiuta i bambini rifugiati a frequentare la scuola in Iran.
Europa: Tetiana Barantsova, ucraina, è un’attivista per i diritti umani e co-fondatrice della ONG AMI-Skhid, che sostiene il cambiamento e la protezione dei diritti delle persone con disabilità.
Medio Oriente e Nord Africa: La dott.ssa Rana Dajani, scienziata e professoressa di biologia cellulare molecolare, ha fondato il progetto We Love Reading, che mira a rendere i libri e la lettura accessibili ai bambini di ogni comunità, compresi i bambini rifugiati.