Inondazioni in Afghanistan

Inondazioni in Afghanistan
L'Afghanistan ha vissuto condizioni meteorologiche estreme tra la fine di marzo e aprile 2024, con piogge che sono peggiorate drasticamente a maggio, causando gravi inondazioni nelle regioni nord-orientali, settentrionali e occidentali del paese. Si sono registrate numerose vittime e danni ingenti: all'inizio di giugno, oltre 300 persone avevano perso la vita e più di 10.500 abitazioni erano state danneggiate o distrutte.
Decine di migliaia di persone sono rimaste isolate a causa dei danni alle strade. La perdita di bestiame e di terreni agricoli ha avuto un impatto devastante sui mezzi di sussistenza, mentre infrastrutture critiche, tra cui strutture sanitarie, reti idriche e scuole, hanno subito danni gravi. La provincia di Baghlan, nel nord-est, è stata distrutta al 75%, mentre le province limitrofe di Badakhshan e Takhar hanno subito danni significativi. A luglio, forti tempeste di pioggia e inondazioni hanno colpito le regioni centrali e orientali, interessando migliaia di persone nelle province di Nangarhar, Laghman e Kunar, dove risiedono numerosi sfollati afghani e rifugiati di ritorno.
L’Afghanistan soffre da oltre 40 anni a causa di conflitti, disastri naturali, povertà cronica e insicurezza alimentare. Nel 2024, si stima che 23,7 milioni di persone - pari al 53% della popolazione - abbiano avuto bisogno di assistenza umanitaria. Alla fine del 2024, oltre 145.000 persone erano state colpite da disastri naturali, con 33 delle 34 province del paese interessate da fenomeni meteorologici estremi.
La risposta dell'UNHCR
Fin dall'inizio delle inondazioni, l'UNHCR ha distribuito tende d'emergenza e kit di aiuti composti da coperte, taniche di acqua, bombole a gas, set da cucina, vestiti e kit igienici per le famiglie colpite. In totale, l’UNHCR ha consegnato:
- 918 tende d’emergenza alle famiglie colpite,
- Oltre 2.200 kit di emergenza,
- Più di 2.600 set di vestiti nelle aree colpite dalle inondazioni.
L’intervento dell'UNHCR si è concentrato sulla fornitura di soluzioni abitative sostenibili e resistenti ai disastri per le famiglie che avevano perso le loro case e sull'assistenza in denaro per aiutarle a riparare le abitazioni o coprire le spese di affitto. Nel 2024, oltre 4.700 famiglie hanno ricevuto sostegno finanziario per la riparazione delle case o per l’affitto, comprese quelle colpite dalle inondazioni.
L'UNHCR ha inoltre fornito sovvenzioni per l’avvio e l’espansione di attività economiche e sessioni di formazione per aiutare migliaia di famiglie a generare reddito. Un elemento cruciale della risposta è stato il supporto alla salute mentale e psicosociale per le persone colpite, offerto attraverso centri comunitari e squadre mobili, con riferimenti a servizi specializzati per i sopravvissuti a sfruttamento e abusi sessuali.
L'UNHCR ha poi guidato valutazioni nelle aree colpite per identificare i rischi di protezione e i bisogni urgenti, orientando la risposta dell'UNHCR e dei suoi partner. Queste valutazioni, che hanno coinvolto oltre 3.800 famiglie, hanno evidenziato livelli elevati di vulnerabilità, danni diffusi alle abitazioni e la perdita di documenti civili a causa delle inondazioni. I risultati hanno sottolineato la necessità di sostituire documenti essenziali come certificati di nascita e passaporti e di fornire supporto specifico alle famiglie guidate da donne.