La strategia dell’UNHCR in materia di istruzione Refugee Education 2030: A strategy for Refugee Inclusion mira a promuovere condizioni, partenariati, collaborazioni e approcci che garantiscano a tutti i bambini e giovani rifugiati, richiedenti asilo, sfollati interni, rimpatriati e apolidi e le loro comunità ospitanti l’accesso a un’istruzione di qualità inclusiva ed equa, anche a livello universitario.

Nel Patto Globale sui Rifugiati (Global Compact on Refugees) si sottolinea che “in linea con la normativa, le politiche e la pianificazione nazionale in materia di istruzione, e a sostegno dei Paesi ospitanti, gli Stati e le parti interessate contribuiranno con risorse e competenze a espandere e migliorare la qualità e l’inclusività dei sistemi educativi nazionali affinché bambini rifugiati e della comunità ospitante (sia maschi che femmine), adolescenti e giovani possano accedere all’istruzione primaria, secondaria e universitaria”.

Il Patto riconosce inoltre l’importanza di “misure volte a rafforzare l’operatività di donne e ragazze, promuoverne l’emancipazione economica e sostenerne l’accesso all’istruzione (inclusa l’istruzione secondaria e universitaria)”.

L’accesso all’istruzione secondaria e all’università è il primo passo per colmare il divario tra apprendimento e guadagno ed è un obiettivo essenziale stabilito dal Patto globale per consolidare l’autonomia dei rifugiati. L’UNHCR e una consolidata rete di partner stanno elaborando un piano d’azione strategico per raggiungere l’obiettivo del 15% di iscrizioni universitarie entro il 2030.

Il piano d’azione riconosce la necessità di rafforzare le procedure di reporting e monitoraggio dell’iscrizione dei rifugiati all’università. Sottolinea inoltre il ruolo cruciale di un sostegno che consenta agli studenti di completare la scuola secondaria e proseguire gli studi. Evidenzia infine la varietà di percorsi accademici disponibili per i rifugiati e offre una serie di strategie per ottimizzare, coordinare e ampliare le opportunità in generale.

L’UNHCR si impegna a collaborare con rifugiati, partner e parti interessate affinché l’accesso all’università e a tutti i benefici correlati diventi una realtà per un maggior numero di giovani donne e uomini rifugiati.